“Mediterraneo”
Mediterraneo
24 Maggio – 18 Giugno 2014
Sabato 24 Maggio alle ore 18.30 presso gli spazi della Galleria Paola Raffo Arte Contemporanea di Pietrasanta, sarà inaugurata la collettiva “Mediterraneo – percorso dell’arte tra fine Ottocento e Contemporaneo”, realizzata in collaborazione con Studio d’Arte dell’800 di Livorno. L’esposizione presenterà opere dei pittori Benvenuto Benvenuti, Giuseppe Biagi, Fernando Boada, Filippo Carcano, Jessica Carroll, Eugenio Cecconi, Matteo Ciardini, Rodolfo Claudus, Emanuele Giannelli, Archimede Gruden, Bernard Guillot, Moses Levy, Lino Mannocci, Carlo Mattioli, Guglielmo Micheli, Renato Natali, RAM, Thayaht, Lorenzo Viani.
Un Mediterraneo ormai storicizzato è quello espresso nella Veduta di Livorno di Eugenio Cecconi, che negli anni Settanta dipingeva con i Macchiaioli della Scuola di Castiglioncello e quello proposto da Guglielmo Micheli – allievo prediletto di Giovanni Fattori – con la vivace prospettiva di natanti accalcati nel Porto di Livorno. Una fresca pagina di declinazione Liberty quella del Mare con bagnante di Filippo Carcano, mentre Mattino sul mare – dove cielo e distesa marina si compenetrano in un fitto ordito di brevi tocchi sfilacciati dai timbri cromatici complementari – è un magico brano divisionista di Benvenuto Benvenuti. Dai suggestivi scogli capresi, descritti dalle fluide e mosse pennellate di Plinio Nomellini, si passa alle frequentate spiagge versiliesi osservate con disincanto e leggerezza da Moses Levy, in contrasto con il Mediterraneo espresso da Lorenzo Viani nella sua Composizione futurista. Da Fiumetto e Cabine di Ram alle Bagnanti, brevi appunti del geniale Thayaht, fino alla sintetica spiaggia di Carlo Mattioli. Il cubano Fernando Boada ci presenta un Mediterraneo antropomorfizzato con fattezze di suadente figura femminile i cui capelli, come onde marine, ci trascinano verso le coste dell’Havana. Due artisti de “La Metacosa” ci offrono la propria visione della tematica: Giuseppe Biagi con le sue rarefatte spiagge e bagnanti immortalati in un sogno, e Lino Mannocci con la metafisica rappresentazione del molo di Viareggio, sospeso nel tempo come una nuvola in cielo. Jessica Carroll sintetizza il mare in poetici animali ora di leggero plexiglass, come ondeggianti anguille, o di bronzo, come la palla di sardine dalla ludica plasticità. Bernad Guillot, pittore francese dal vivace cromatismo, ci guiderà invece in un viaggio verso un Mediterraneo multiculturale e variopinto. Concludono il passaggio verso il contemporaneo Emanuele Giannelli con la sua drammatica visione dei migranti tra G. Orwell e P. K. Dick, e Matteo Ciardini in cui l’onirico nel quotidiano si rispecchia in scorci del territorio versiliese.