Jean-Michel Folon (Uccle, BEL, 1934 – Montecarlo, MCO, 2005) L’artista Belga Jean-Michel Folon nasce a Uccle, nei pressi di Bruxelles, nel 1934. Abbandonati gli studi di architettura, e raggiunge Parigi, per “consacrarsi al disegno”, nel 1955. Partecipa, con le sue illustrazioni a riviste ed altri periodici.; lo si definirà per un lungo periodo come illustratore umoristico. Ha creato molto presto un mondo tutto suo nel quale un personaggio anonimo sembra galleggiare o scivolare in un mondo indefinito, talvolta assurdo. Attraverso l’impiego del colore, la sua opera intraprende una strada più pittorica verso la fine degli anni ’60. Nel 1969, la sua prima esposizione personale è organizzata a New York (Lefebre Gallery). In poco tempo il suo universo s’impone: copertine di giornali francesi ed americani, manifesti, titoli di trasmissioni televisive. Numerose gallerie s’impadroniscono di tale fenomeno grafico dove una certa nostalgia si accompagna con la critica nei confronti della società, che anima l’artista. L’arte di Folon di sottili chiaroscuri, diventa familiare; Il pubblico s’identifica spesso a quest’uomo perso in questo mondo di cemento, tra queste frecce dalle mille direzioni contraddittorie, uomo manipolato, alienato, anonimo. Nel 1971, il Museo delle Arti Decorative di Parigi organizzerà un’ampia esposizione (90 opere) della sua produzione. L’Italia, gli Stati Uniti, il Giappone organizzano delle manifestazioni sull’artista. Folon produrrà un gran numero di incisioni, serigrafie, acquerelli, copertine di libri, illustrazioni, collage. S’interesserà all’animazione, agli arazzi, al teatro, alla scultura, realizzerà delle opere murali. Riproduzioni delle sue” immagini” o dei suoi manifesti dalla visione essenziale fioriranno sui muri di numerose case francesi e straniere. Jean-Michel Folon muore a Monaco nel 2005.
Nel 1996 Folon scolpisce le prime sculture in marmo a Pietrasanta, collaborando con laboratori, studi di marmo e mosaico del territorio. Partecipa a numerose iniziative nell’area apuo-versiliese, tra cui si ricordano le personali: La Versiliana, Marina di Pietrasanta (1992); Galleria La Subbia, Pietrasanta (1998); Piazza del Duomo e Chiesa di S. Agostino, Pietrasanta (1999); “Le temps d’une prière”, Piazza del Duomo, Pietrasanta (1999), quando la notte del 31 dicembre duemila lumini, posti in altrettante mani in terracotta, da lui create, sono stati accesi in ricordo delle duemila personalità che, secondo l’artista, hanno ‘segnato’ il secolo XX; scenografie e costumi per “La Bohème”, Festival Pucciniano, Torre del Lago (2002); Palazzo Ducale, Lucca (2002); Villa Paolina, Viareggio (2004). Dal 2002 nel Parco Internazionale della Scultura Contemporanea di Pietrasanta è presente l’opera L’oiseau, posta alla rotatoria viale Apua/via Unità d’Italia. Nel Museo dei Bozzetti ‘Pierluigi Gherardi’ di Pietrasanta si segnalano i bozzetti Maria, altorilievo in gesso del 1995; Donner, tuttotondo in gesso del 1999 e la scultura Donner, tuttotondo in terracotta del 1999 .